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Immagine del redattoreLaura Beltrame

SENTIMENTO D'INFERIORITA'-SUPERIORITA' E SENTIMENTO COMUNITARIO 3° PARTE

Sull'aspirazione alla superiorità è da tenere presente che essa è una tendenza inarrestabile, vissuta da ogni essere umano e che concretamente può esprimersi in una molteplicità di modi: come tendenza al successo, all'affermazione di se stesso, all'espansione e anche come tendenza al potere personale. La tendenza al potere ("volontà di potenza") è stata descritta da Adler in principio nel neurotico: ritenendosi, allora, secondo un opinione anche oggi molto diffusa, che tra il neurotico e il normale non vi fosse che una differenza quantitativa, si fu indotti a pensare che la "volontà di potenza" fosse presente anche nel normale nel quale si presentava, però, con caratteri meno accentuati. Adler introdusse come criterio discriminativo tra normale e anormale, una norma qualitativa, cioè il SENTIMENTO COMUNITARIO, o interesse sociale, detto appunto per questo, "il barometro della normalità". Se il sentimento sociale è altamente sviluppato in un individuo, egli soddisfa il suo bisogno di superiorità tenendo conto degli interessi degli altri; se il sentimento sociale è scarsamente sviluppato, egli non tiene conto degli altri e la sua tendenza alla superiorità si esprime come un'aspirazione al potere personale. Gli interessi del normale sono, dunque, "etero-centrati", quelli dell'anormale "centrati nel proprio io". 


Adler ha ribadito, comunque, più volte che la volontà di potenza è una delle forme dell'aspirazione alla superiorità che caratterizza il neurotico. Adler considera la volontà di potenza una tendenza perniciosa e deplora il fatto che "oggi gli ideali che guidano gli individui siano diretti più verso il "potere personale" che verso il sentimento comunitario... e che oggi raggiungere la superiorità sugli altri sia considerato come "un'aspirazione alla perfezione" ... "che il veleno dell'aspirazione al potere penetri nelle famiglie, nel rapporto tra marito e moglie e padri e figli..." che l'intossicazione del potere non riguardi solo gli individui, ma anche le masse per cui il nostro compito oggi deve diventare quello di sviluppare il sentimento sociale e "demolire completamente la bramosia di potere negli individui e nel popolo".



(Liberamente tratto da "La psicologia individuale nella scuola", Alfred Adler)



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