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La morte non esiste

La morte non esiste, esiste solo la vita. Non pensate che, una volta che il cuore cessa di battere, lo spirito di un individuo smetta di esistere. Anzi, è più vivo che mai. La vita dopo la morte è una via lunga che varia a seconda del percorso che un’anima ha avuto nella sua esistenza terrena. La lunghezza della strada che un individuo trova dopo la morte fisica dipende dal suo grado di comprensione e dalla capacità di elevarsi. Codesta capacità varia a seconda dell’indole e della personalità che quest’anima ha assunto in vita. La personalità infine è la somma di altre personalità di vite precedenti che hanno, in un certo senso, determinato la nascita della personalità alla luce di quelle particolari caratteristiche. La personalità dell’ultima vita del trapassato e quelle delle sue vite precedenti determinano anche il luogo in cui quell’anima dovrà poi nascere, i genitori, il ceto sociale ecc. L’individuo acquista un certo tipo di consapevolezza in vita che può dipendere da tutti questi fattori. Può portare avanti un cammino spirituale, se è abbastanza desto può anche avere determinati desideri di evoluzione e preparativi per la vita futura. Dunque, una volta che quest’anima incarnata passa dalla vita fisica alla vita nel mondo di luce, il suo tipo di reazione differisce da quello di altre anime incarnate a seconda di tutti questi elementi. Ci possono essere anime che si svegliano quasi subito o che accelerano il loro grado di evoluzione una volta arrivate dall’altra parte. Ma ci possono essere momenti in cui un’anima non si trovi a suo agio nella vita senza tempo e indugi così ritardando di poco o di molto la sua evoluzione. In tutti questi casi ci sono sempre aiuti atti a riequilibrare l’anima e a darle la fiducia necessaria per la crescita. Tutto questo avverrà in armonia con il credo della persona, con la religione, con il grado di evoluzione, come ho già detto. Se un’anima non si rende conto di essere trapassata, e questo avviene con regolarità perché molti quando muoiono non sono credenti, allora ci saranno altre anime preposte a insegnare loro che cosa è veramente la “morte”. Allora che cosa è la “morte”? E’ la vita. La morte è la vita. Vi saranno molti impegni e molte faccende da sbrigare. A volte le anime appena giunte nella dimensione del non tempo si sentono quasi sopraffatte dalla quantità di compiti e di impegni da svolgere. Questi compiti facilitano la crescita e il risveglio e fanno loro comprendere quanto grande sia la Misericordia di Dio. Non ci sono attimi in cui un’anima non si trovi nella condizione di aiutare. Anche coloro che in vita erano tiepidi nella fede, avranno anch’essi delle mansioni da svolgere e, alla luce di questi compiti, si potranno ricredere e la loro fede aumenterà. Poi, man mano che la fede, l’ardore e l’amore per il prossimo aumentano, queste anime saranno più predisposte alla loro vera crescita e alla strada verso il risveglio. Nella prossima vita si troveranno così in grado di essere più consapevoli e più desiderose di ripercorrere la strada che porta a Dio e al loro ulteriore risveglio. Il compito di queste anime nell’aldilà lo prestano al “servizio” di alcuni Maestri o di anime superiori che hanno grande compassione e pazienza anche verso coloro che non capiscono. Ma prima di arrivare alle “dipendenze” dei loro maestri, questi nuovi arrivati devono trovare la loro identità, devono cioè esperire se stessi in questo nuovo modo di essere, diverso da quello che conoscevano. In molti casi saranno aiutati a comprendere il loro nuovo stato da alcuni membri della loro famiglia. Questi ultimi potranno essere sia “vivi” che trapassati. I vivi li aiutano con le preghiere e con i pensieri positivi e i trapassati con le informazioni e gli insegnamenti che a loro volta hanno imparato. Il compito delle nuove anime appena giunte dalla vita spazio temporale, varia, come già detto, a seconda delle caratteristiche della loro vita precedente. Gli aiuti che queste anime portano sono di due tipi: inspirazioni e aiuti tangibili. Generalmente ognuno aiuta la categoria di cui ha fatto parte in vita. Se un’anima era un valido insegnante ad esempio, può accadere che si trovi ad aiutare persone che hanno a che fare con l’insegnamento. Se un’altra era un medico aiuterà i medici negli ospedali ecc. ma vi sono anime che hanno avuto un grande cuore e una grande compassione: queste aiutano in senso lato e corrono dove c’è più bisogno. Da subito o quasi questi spiriti trovano il loro compito ed il loro gruppo di “lavoro”. Poi ci sono coloro che sono stati Maestri in vita; essi continuano il loro lavoro di maestri e cercano altri che possano aiutarli nel loro lavoro elevato. Come vedete non c’è tregua nel mondo dell’aldilà, per questo io dico che chi dimora in codesta dimensione è più vivo di coloro che popolano la terra.

Da “Vademecum per il tuo Risveglio personale” – Emmanuel - Edizioni Alvorada

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