La nascita dell'Anima
**La storia galattica degli operatori di luce**
La nascita dell'anima
Jeshua canalizzato da Pamela Kribbe 1° PARTE*
Le anime operatrici di luce sono nate molto prima che la terra e l'umanità avessero origine.
Le anime nascono a ondate. C'è un senso in cui le anime sono eterne, senza inizio e senza fine. Ma in un altro senso, esse nascono a un qualche punto. È il punto in cui la loro coscienza raggiunge il senso di sé individuale. Prima di questo punto, esse sono già presenti come una possibilità. Tuttavia, ancora non esiste alcuna coscienza di "me" e "altro".
La coscienza di "me" nasce quando, in qualche modo, una linea di demarcazione viene disegnata tra gruppi di energie. Per spiegare questo, dobbiamo usare delle metafore.
Pensate per un momento all'oceano e immaginatelo come un enorme campo di energie fluenti, correnti che si mescolano e si separano costantemente. Immaginate che una coscienza diffusa pervada l'intero oceano. Chiamatelo l'oceano dello spirito, se volete. Dopo un po', concentrazioni di coscienza si levano in certi punti dell'oceano. Qui la coscienza è più focalizzata, meno indefinita, che nei suoi immediati dintorni. Dappertutto nell'oceano è in corso una differenziazione, che conduce allo sviluppo di forme trasparenti dentro l'oceano. Queste forme, che sono punti focalizzati di coscienza, si muovono indipendentemente dal loro ambiente. Si sentono diverse dall'oceano (spirito). Ciò che accade qui è la nascita di un elementare senso di sé o consapevolezza di sé.
Perché i punti focalizzati di coscienza nascono in alcune parti dell'oceano e non in altri? Questo è molto difficile da spiegare. Riuscite a sentire comunque, che c'è qualcosa di molto naturale in questo processo? Quando gettate dei semi in un'aiuola, vi accorgete che ognuna delle piccole piante che spuntano cresce coi propri tempi e ritmi. Una non crescerà così grande o così facilmente come le altre. Alcune non cresceranno affatto. Esiste una differenziazione nel campo. Perché? L'energia dell'oceano (lo spirito oceanico) cerca intuitivamente la migliore espressione possibile per tutti i suoi molteplici flussi o strati di coscienza.
Durante la formazione dei punti individuali di coscienza dentro l'oceano, c'è una forza che opera sull'oceano dall'esterno, o così sembra. Si tratta della forza d'ispirazione divina, che può essere concepita come l'aspetto maschile di Ciò che vi ha creati. Mentre l'oceano rappresenta il lato femminile, ricettivo, l'aspetto maschile può essere visualizzato come raggi di luce che si riversano nell'oceano intensificando il processo di differenziazione e la separazione in cumuli individuali di coscienza. Sono come i raggi del sole che scaldano il vivaio.
L'oceano e i raggi di luce insieme formano un'entità o un essere, che può essere chiamato un arcangelo. È un'energia archetipica, con sia un aspetto maschile sia un aspetto femminile, ed è un'energia angelica che si manifesta o si esprime a voi. Ritorneremo al concetto di arcangelo più dettagliatamente nel discorso intitolato il "Vostro Sé di Luce".
Dopo essere nata come un'unità individuale di coscienza, l'anima abbandona lentamente lo stato oceanico di unità, che per lungo tempo era stata la sua casa. L'anima diventa sempre più consapevole di essere separata e per conto proprio.
Con questa consapevolezza, nell'anima nasce per la prima volta una sensazione di perdita o carenza. Quando l'anima s'imbarca nel suo viaggio di esplorazione come un'entità individuale, essa porta con sé una certa nostalgia dell'integrità, un desiderio di appartenere a qualcosa di più grande di se stessa. Nel suo intimo, l'anima conserverà il ricordo di uno stato di coscienza in cui tutto è uno, in cui non esiste alcun "me" e "altro". È così che essa considera la "casa": uno stato di unità estatica, un luogo di totale sicurezza e fluidità.
Con questo ricordo nel fondo della sua mente, l'anima inizia i suoi viaggi attraverso la realtà, attraverso innumerevoli campi di esperienza ed esplorazione interiore. L'anima neonata è spinta dalla curiosità e ha un gran bisogno di sperimentare. Questo era l'elemento assente nello stato oceanico di unità. Ora l'anima è in grado di esplorare liberamente qualsiasi cosa desideri. È libera di cercare l'integrità in ogni maniera possibile.
Dentro l'universo, ci sono innumerevoli livelli di realtà da esplorare. La terra è semplicemente uno di essi, e uno che è nato abbastanza tardi, cosmicamente parlando. I livelli di realtà o dimensioni hanno sempre origine dalle necessità o dai desideri interiori. Come tutte le creazioni, essi sono manifestazioni di visioni o considerazioni interiori. La terra è stata creata da un desiderio interiore di unire elementi di realtà diverse, che erano in conflitto tra di loro. La terra doveva essere un crogiolo per un vasto assortimento di influenze. Spiegheremo questo ulteriormente in seguito. Per ora basti dire che la terra era un relativo ritardatario sulla scena cosmica e che molte anime vissero varie vite di esplorazione e sviluppo su altri livelli di realtà (pianeti, dimensioni, sistemi stellari, ecc.), già molto tempo prima della nascita della terra.
Gli operatori di luce sono delle anime che hanno vissuto moltissime vite su questi altri pianeti prima di incarnarsi sulla terra. È questo che le distingue dalle "anime terrestri", come le chiameremo per comodità. Le anime terrestri sono anime che si sono incarnate in corpi fisici sulla terra relativamente presto nel loro sviluppo come unità individualizzate di coscienza. Si potrebbe dire che esse abbiano iniziato il loro ciclo di vite terrene quando le loro anime erano nella fase neonatale. A quel tempo, le anime operatrici di luce erano "adulte". Avevano già vissuto molte esperienze, e il tipo di rapporto che avevano con le anime terrestri può essere paragonato a quello tra genitori e figli.
Lo sviluppo della vita e della coscienza sulla terra
Sulla terra, l'evoluzione delle forme di vita era in stretta relazione con lo sviluppo interiore delle anime terrestri. Sebbene nessun'anima sia legata ad un particolare pianeta, le anime terrestri potrebbero benissimo essere chiamate i nativi del vostro pianeta. Questo perché la loro crescita ed espansione coincidono approssimativamente con la proliferazione delle forme di vita sulla terra.
Quando nascono, le unità individuali di coscienza sono piuttosto simili alle singole cellule fisiche, per quanto riguarda la struttura e la possibilità. Proprio come le cellule individuali hanno una struttura relativamente semplice, i movimenti interiori di una coscienza neonata sono trasparenti. Non si è ancora instaurata molta differenziazione. C'è un mondo di possibilità davanti a loro, sia fisiche sia spirituali. Lo sviluppo da un'unità neonata di coscienza a un tipo di coscienza che è introspettiva e capace di osservare e reagire al suo ambiente, può essere paragonato approssimativamente allo sviluppo da un organismo unicellulare a un organismo vivente complesso, che interagisce in molti modi col proprio ambiente.
Qui stiamo paragonando lo sviluppo della coscienza animica allo sviluppo biologico della vita, e non lo facciamo solo come metafora. Infatti, lo sviluppo biologico della vita, così com'è avvenuto sulla terra, dovrebbe essere visto contro lo sfondo di una necessità spirituale delle anime terrestri di esplorare e fare esperienza. Questo bisogno o desiderio di esplorare ha portato in essere la ricca varietà di forme di vita sulla terra. Come abbiamo detto, la creazione è sempre il risultato di un movimento interiore della coscienza. Anche se la teoria dell'evoluzione, così com'è attualmente accettata dalla vostra scienza, descrive in maniera corretta, fino a un certo grado, lo sviluppo delle forme di vita sul vostro pianeta, essa tralascia del tutto la spinta interiore, la motivazione "nascosta" dietro a questo processo profondamente creativo. La proliferazione delle forme di vita sulla terra è dovuta ai movimenti interiori al livello dell'anima. Come sempre, lo spirito precede e crea la materia.
All'inizio, le anime terrestri s'incarnavano in forme fisiche che meglio si adattavano al loro ancora rudimentale senso di sé: organismi unicellulari. Dopo un periodo in cui fecero esperienza, integrandola nella loro coscienza, nacque il bisogno di mezzi più complessi di espressione fisica. È così che le forme di vita più complesse furono propulse in essere. La coscienza creava delle forme fisiche per rispondere ai bisogni e desideri della anime terrestri, la cui coscienza collettiva apparteneva primariamente alla terra.
La formazione di nuove specie e l'incarnazione delle anime terrestri nei membri individuali di quelle specie rappresentano un grande esperimento di vita e coscienza. Anche se l'evoluzione è azionata dalla coscienza, non azionata dal caso o dalla sorte, essa non segue una linea di sviluppo predeterminato. Questo è dovuto al fatto che la coscienza stessa è libera e imprevedibile.
Le anime terrestri sperimentavano con ogni sorta di forme di vita animale. Hanno occupato numerosi tipi di corpi fisici nel regno animale, ma non hanno sperimentato tutti la stessa linea di sviluppo. Il cammino dello sviluppo di un'anima è molto più fantastico e avventuroso di quanto pensiate. Non ci sono delle leggi al di sopra o al di fuori di voi. Voi siete la legge per voi stessi. Così, per esempio, se desiderate sperimentare la vita dal punto di vista di una scimmia, ad un certo punto del tempo potreste trovarvi a vivere nel corpo di una scimmia, sin dalla nascita o come un ospite temporaneo. L'anima, specialmente l'anima giovane, desidera ardentemente esperienza ed espressione. Questo impulso ad esplorare spiega la diversità delle forme di vita che prosperarono sulla terra.
All'interno del grande esperimento della vita, la nascita della vita umana segnò l'inizio di un'importante fase nello sviluppo della coscienza animica sulla terra. Prima di spiegare questo più dettagliatamente, parleremo delle fasi di sviluppo interiore dell'anima in generale.
L'evoluzione di coscienza: fase neonatale, maturità, vecchiaia
Se osserviamo lo sviluppo della coscienza animica dopo la sua nascita come un'unità individuale, essa passa approssimativamente attraverso tre fasi interiori. Queste fasi esistono indipendentemente dal particolare piano di realtà (pianeta, dimensione sistema stellare) in cui la coscienza sceglie di abitare o sperimentare.
1) Lo stadio dell'innocenza (paradiso)
2) Lo stadio dell'ego (“peccato”)
3) Lo stadio della "seconda innocenza” (illuminazione)
Metaforicamente questi stadi possono essere paragonati all'infanzia, maturità e vecchiaia.
Dopo essere nate come unità individuali di coscienza, le anime abbandonano lo stato oceanico d'unità, che ricordano come beato e perfettamente sicuro. Poi vanno avanti per esplorare la realtà in una maniera totalmente nuova. Lentamente diventano più consapevoli di se stesse e del modo in cui sono uniche in confronto ai loro compagni di viaggio. In questa fase esse sono molto ricettive e sensibili, come un bambino piccolo che osserva il mondo con gli occhi spalancati, esprimendo curiosità e innocenza.
Questa fase può essere chiamata paradisiaca, giacché l'esperienza di unità e sicurezza è ancora fresca nella memoria delle anime neonate. Sono ancora vicino a casa; ancora non dubitano del proprio diritto di essere chi sono.
Mentre il loro viaggio continua, il ricordo di casa sbiadisce man mano che si immergono in diversi tipi di esperienze. Tutto è nuovo all'inizio e, nello stadio infantile, tutto viene assorbito in maniera acritica. Una nuova fase subentra quando l'anima giovane inizia a vivere se stessa come il punto focale del suo mondo. Allora essa inizia a rendersi conto davvero che esiste una cosa come "me" e "altro". Inizia a sperimentare i modi in cui può influenzare il suo ambiente agendo in base a questa realizzazione. L'idea stessa di fare qualcosa che scaturisca dalla vostra coscienza è nuova. Prima c'era un'accettazione più o meno passiva di ciò che passava. Ora c'è, dentro l'anima, una consapevolezza crescente del suo potere di esercitare la propria influenza su ciò che sperimenta.
Questo è l'inizio dello stadio egoico.
Originariamente l'ego rappresenta la capacità di usare la vostra volontà per influenzare il mondo esterno. Per favore, notate che la funzione originale dell'ego è semplicemente ciò che permette all'anima di sperimentare se stessa totalmente come un'entità separata. Si tratta di uno sviluppo naturale e positivo nell'evoluzione dell'anima. L'ego non è "cattivo" in sé e per sé. Tuttavia, tende ad essere espansivo o aggressivo. Quando l'anima neonata scopre la propria capacità di influenzare il suo ambiente, s'innamora dell'ego. Nell'intimo, dentro l'anima che ora si sta maturando, c'è ancora un ricordo doloroso; si ricorda di casa, si ricorda del paradiso perduto. L'ego sembra avere la risposta a questo dolore, a questa nostalgia di casa. Sembra che permetta all'anima di acquisire attivamente la padronanza della realtà. Intossica l'anima ancora giovane con l'illusione di potere.
Se mai c'è stata una caduta in disgrazia o una caduta dal paradiso, è questa: la giovane coscienza animica che rimane ipnotizzata dalle possibilità dell'ego, dalla promessa di potere. Tuttavia, lo scopo stesso della coscienza, che nasce come anime individuali, è di esplorare, sperimentare tutto quello che esiste: il paradiso come pure l'inferno, l'innocenza come pure il "peccato". Quindi, la caduta dal paradiso non fu una "svolta sbagliata". Non c'è alcun senso di colpa collegato ad essa, a meno che non crediate che ci sia. Nessuno vi accusa, tranne voi stessi.
Quando l'anima giovane diventa matura, c'è uno spostamento ad un modo di osservare e sperimentare le cose "centrato sull'io". Invece della connessione, l'illusione di potere intensifica la separazione tra le anime. Per questo, nell'anima s'instaurano la solitudine e un senso di alienazione. Sebbene non ne sia realmente consapevole, l'anima diventa un lottatore, un guerriero per il potere. Il potere sembra essere l'unica cosa che la rassicuri - per un po'.
In precedenza abbiamo distinto un terzo stadio nello sviluppo della coscienza animica: lo stadio dell'illuminazione, la "seconda innocenza" o vecchiaia. Avremo molto da dire su questa fase e, in particolare, sulla transizione dal secondo al terzo stadio, più avanti in questa serie. Ora ritorneremo al nostro racconto delle anime terrestri e chiariremo in che modo il risveglio della fase egoica coincide con la comparsa degli esseri umani sulla terra.